PSR Marche 2014/2020 Misura 16.1 – Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura Azione 2 – Fase di gestione del G.O. e realizzazione del Piano di Attività
Le colture ortive da seme rappresentano un comparto di notevole importanza economica e strategica per la regione Marche, sia in termini di superficie investita, sia di fatturato e di occupazione. Le Marche sono una regione leader nel panorama nazionale di moltiplicazione di sementi da orto e dal 2006 mantengono il secondo posto in Italia per superficie coltivata (Assosementi, 2018). Nel 2017, tale superficie è stata di 4.104 ha, pari ad un quinto di quella nazionale. Nelle Marche tali colture sono per lo più realizzate in aziende con buona disponibilità di manodopera, spesso su superfici con estensione limitata (fonte Regione Marche). Secondo i dati ASSAM – Servizio Fitosanitario Regionale, nel 2019 la superficie regionale dedicata alla moltiplicazione delle sementi ortive destinata all’export supera i 3.000 ha, prevalentemente dedicata alla moltiplicazione di Brassicaceae (34%), Liliaceae (33%) e Chenopodiaceae (19%). Il settore è più sviluppato nell’area centro-nord della regione.
L’obiettivo generale del progetto CleanSeed consiste nel migliorare la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole marchigiane impegnate nella coltivazione di specie ortive da seme. La sperimentazione prevede la definizione di strategie di protezione di alcune colture ortive da seme dalle principali malattie in agricoltura integrata ed in biologico.
Le colture ortive da seme infatti soffrono di alcune problematiche fitosanitarie, non sempre facili da risolvere a causa del limitato numero di principi attivi registrati per tali specie, per le esigenze degli acquirenti stranieri in termini di sanità della produzione e per esigue attività di ricerca condotte. Vi sono ampi margini di crescita del settore delle ortive da seme in biologico, tuttavia la gestione delle avversità può risultare ancora più complessa rispetto all’agricoltura integrata, anche a causa degli attuali limiti e della potenziale futura eliminazione dell’uso del rame. Tale tematica è stata oggetto di discussione nel focus group dell’EIP-AGRI “Organic farming”.
Il Progetto CleanSeed nasce dall’esigenza di aziende sementiere del settore orticolo e di aziende agricole che attuano coltivazioni ortive destinate alla produzione di semente (moltiplicatori), di proteggere in modo sostenibile le colture e di redigere protocolli di protezione integrata e biologica. CleanSeed prevede la sperimentazione di strategie di trattamento a basso impatto ambientale volte ad ottimizzare le caratteristiche qualitative della produzione limitando gli effetti negativi sull’ambiente. Inoltre, verranno elaborate strategie di protezione specifiche per l’agricoltura biologica, così da incrementare la produzione in un settore in espansione, nel quale la regione Marche si è distinta a livello nazionale ed europeo. La gestione delle ortive da seme in biologico ha fatto emergere una serie di problematiche fitosanitarie gestite, con minore difficoltà, in agricoltura integrata con l’uso di fungicidi di sintesi. Lo studio delle avversità di alcune colture ortive da seme persegue l’obiettivo di ricavare evidenze tecnico-scientifiche da disseminare a livello regionale, entro un triennio, in aziende dislocate in diverse aree della regione, con differenti caratteristiche pedoclimatiche, ambientali e metereologiche, con ricadute positive sulla qualità della produzione e sulla sostenibilità ambientale della coltivazione di tali specie.
Il partenariato del G.O. è costituito da: – Az. Agr. MORBIDELLI MARCO, capofila del G.O.; Tenti Carlo e Coreani Giulietta S.S; Steca Daniela; Cooperativa Agricola CESENATE; Società Cooperativa Agricola; ANSEME spa;- Università Politecnica delle Marche (UNIVPM); ASSAM Marche; Marca di Ancona – CIA srl.